Per il quinto anno consecutivo si rinnova nella Capitale l'appuntamento con la due giorni dedicata all'architettura antica, moderna e contemporanea. I volontari condurranno i visitatori nel corso delle visite, tutte ad accesso gratuito.
Sabato 7 e domenica 8 maggio la Capitale ospita Open House Roma, versione capitolina della manifestazione grazie alla quale 30 città in tutto il mondo aprono le porte delle loro architetture di maggiore pregio, portando il pubblico anche in luoghi spesso non accessibili o poco noti.
Molte le novità messe a punto per la quinta edizione romana, a partire dalla lista dei siti selezionati, complessivamente 170 in giro per la città: più del 50% delle aperture in programma riguarda siti non presenti in passato.
Cinque, inoltre, le aree tematiche in cui è stato strutturato l’itinerario – Città della conoscenza, Abitare e Architettura del quotidiano, Factory e Produzione creativa, Spazi di moda e Attraversare la storia. Si tratta di una modalità, introdotta quest’anno, volta a indirizzare i visitatori verso specifici ambiti di interesse, ma anche un indicatore capace di rivelare la composita identità dell’architettura romana.
In perfetta sintonia con lo spirito che anima l’intero progetto, Open House Worldwide, tutti i siti sono accessibili a titolo gratuito (in alcuni casi è necessaria la prenotazione) e oltre 700 volontari – studenti, professori, architetti e semplici appassionati – accompagneranno i visitatori, arricchendo l’esperienza con informazioni e curiosità.
Tra le mete selezionate per Open House Roma, tutte di notevole rilievo architettonico, sono presenti anche indirizzi insoliti o normalmente non aperti, così come numerosi sono gli esempi di architettura contemporanea. Scorrendo la lista stilata per il 2016 si segnalano: la Biblioteca dell’Accademia dei Lincei, la Biblioteca Hertziana, la Chiocciola di Villa Medici, la Fontana di Trevi, la Fontana dell’Acqua Paola, la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana progettata dallo studio 5+1AA, il cantiere del complesso BNL gruppo BNP Paribas, un intervento che sta ridisegnando uno degli accessi alla città, insieme alla Stazione Tiburtina e alle Residenze Città del Sole (nella foto in apertura).
Da non perdere anche i complessi sotterranei, come gli Auditoria di Adriano, il rifugio antiaereo “celato” nelle fondamenta del Palazzo Uffici all’Eur e l’Antica Insula Domenicana.