30 giugno e 1 luglio: queste le date della messa in scena di 'Altissima povertà', il progetto del celebre danzatore e coreografo Virgilio Sieni per la storica residenza sabauda, con musica dal vivo di Roberto Cecchetto. Eccezionalmente coinvolti 75 interpreti di età compresa tra 10 e 80 anni, che mostreranno il risultato di un anno di lavoro.
Sono 13 i quadri coreografici, ispirati alla tradizione visiva delle scene evangeliche, che Virgilio Sieni – artista toscano di fama internazionale, Direttore della Biennale Danza di Venezia e del Centro di Produzione sui linguaggi del corpo e della danza di Firenze – ha concepito per il progetto Altissima povertà, in scena con due date nella magnifica cornice della Galleria Grande alla Reggia di Venaria Reale, nei pressi di Torino.
Ideato appositamente per il capoluogo piemontese e ispirato al libro Altissima povertà. Regole monastiche e forme di vita scritto da Giorgio Agamben, il progetto riunisce insieme danzatori professionisti e non di età compresa tra i 10 gli 80 anni.
Affiancati da 10 assistenti danzatori, per un intero trimestre le 75 persone coinvolte si sono date appuntamento per le prove in aree diverse di Torino, sia periferiche sia nel centro storico. Accompagnato dalle note del chitarrista Roberto Cecchetto, lo spettacolo si sviluppa a partire dal tema guida dell’incontro e dello scambio, con un percorso coreografico “focalizzato su un nuovo modo di abitare i luoghi d’arte, facendoli vibrare di sonorità corporee“.
Come ha sottolineato lo stesso Sieni, “Gli interpreti danno vita ad una comunità del gesto. L’intento è di creare un luogo dove il corpo si apre ad un laboratorio continuo di sguardi, vicinanze e sostegni. Altissima povertà indaga la fragilità dei corpi e i motivi figurativi, anatomici, umani, che hanno segnato la tradizione visiva delle scene evangeliche, come metafora del cammino dell’uomo nel mondo.”