Si rinnova il consueto appuntamento con la rassegna francese dedicata al genere ritrattistico, interpretato dall’obiettivo fotografico. Tre mesi di eventi espositivi, animati da numerosi artisti dello scatto.
Manca una manciata di ore all’inaugurazione di Festival Portrait (s), la rassegna di fama internazionale intitolata dalla città francese di Vichy al tema iconografico del ritratto, declinato secondo i dettami della fotografia. Dal 10 giugno al 4 settembre, numerose sedi espositive, situate fra il centro e la periferia, faranno da cornice a una serie di mostre con protagonisti autori emergenti e affermati, attivi sul fronte della ritrattistica.
In occasione del quarto anniversario, il festival riunirà ben 11 artisti le cui opere interpretano le tante sfumature che compongono il tema della rassegna. Dal documentario alla fiction, da una prospettiva intimista a quella prettamente concettuale, il ritratto si presta a molteplici livelli di lettura, che affondano le radici nella tradizione artistica e, al contempo, trovano nuovi input nella cultura visiva contemporanea.
Fra i protagonisti della rassegna, spiccano anche due nomi italiani, entrambi in mostra presso il Centre Culturel Valery-Larbaud. Nicola Lo Calzo ha incentrato la sua indagine sui ricordi post-coloniali di alcuni paesi del mondo, come Cuba, sfondo delle opere in mostra a Vichy. Paola de Pietri, invece, ha dato vita a una galleria di ritratti di madri fotografate con i loro figli in braccio, in contesti urbani quasi inanimati.
L’esposizione en plein air all’Esplanade du Lac d’Allier vedrà raccolte le istantanee di Jean-Marie Périer, testimone di un’epoca in cui si affacciavano al successo figure del calibro di Bob Dylan, Mick Jagger e i Beatles, mentre Anton Renborg, l’artista quest’anno in residenza a Vichy, restituirà il suo ritratto della città ospite in una serie di affascinanti scatti presentati nella piazza della chiesa di Saint Louis.