Non c'è stato un opening ufficiale, eppure il monumentale intervento di Christo sta già catalizzando l'attenzione mondiale. E non c'è da stupirsene: aperta 24 ore su 24, ma soltanto per 16 giorni, l'installazione The Floating Piers permette di attraversare le acque del lago d'Iseo nel modo più naturale possibile: un passo dopo l'altro. Godendo appieno del paesaggio naturale che, così, abbraccia lo spettatore da ogni lato.
Dopo tanto parlarne, è finito il tempo – lunghissimo, viste le aspettative – dell’attesa: da oggi e fino al prossimo 3 luglio, ovvero per “appena”16 giorni, chiunque vorrà potrà recarsi sul lago d’Iseo e provare di persona – a titolo totalmente gratuito – l’esperienza “di vita” offerta dall’opera d’arte monumentale firmata dal grande artista Christo e allestita – con la curatela di Germano Celant – all’interno dello splendido contesto naturalistico lombardo.
Aperta 24 ore su 24, condizioni meteorologiche permettendo, The Floating Piers consiste in una spettacolare, panoramica passerella che si estende per tre chilometri a filo d’acqua, partendo dalla terraferma – e per la precisione dai piccoli centri di Sulzano e Peschiera Maraglio, che in questi giorni sono attraversati anch’essi dalla caratteristiche distesa di tessuto in nylon arancione – e inoltrandosi sempre più nello specchio lacustre; per raggiungere e circumnavigare il Monte Isola.
Non è affatto esagerato, definire l’opera site-specific un’occasione per compiere un’esperienza di vita: nel silenzio e nella pace della conca d’acqua, circondati da una corona di rilievi montuosi, lo spettatore ha modo di entrare – letteralmente – a far parte degli elementi naturali, senza alcun filtro o mediazione.
Se anche la più modesta barca costituisce, con la sua chiglia, una barriera fisica alla comunione con il contesto, l’intervento di land art di Christo mette il visitatore in condizione di compiere la più immediata delle azioni: camminare. Un gesto semplicissimo, che permette però di addentrarsi in una dimensione del paesaggio altrimenti inconoscibile.