L’artista originario di Taiwan porta in uno dei più importanti musei della Capitale l’installazione site-specific presentata alla 56. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia. Con risultati sorprendenti.
Autore di opere dal forte impatto visivo, l’acclamato artista internazionale Yahon Chang è protagonista di un grande evento espositivo, allestito negli spazi del Macro – La Pelanda di Roma fino al 28 agosto. The Question of Beings, a cura di Paolo De Grandis e Claudio Crescentini, ricrea nel museo capitolino alcune installazioni presentate lo scorso anno a Venezia, nell’ambito della Biennale d’Arte.
Ricomposte e rimodellate secondo la logica site-specific, le opere di Chang assumono a Roma un respiro ancora più imponente. Nell’arco di cinque giorni, infatti, l’artista ha realizzato un’installazione formata da una serie di opere a inchiostro su drappi di tela, ciascuno lungo dai 10 ai 20 metri, che pendono dal soffitto della sede espositiva, creando un vero e proprio labirinto nel quale il pubblico è invitato ad addentrarsi.
I lunghi drappi, che richiamano il tradizionale dipinto paesaggistico cinese, fanno da supporto alle raffigurazioni di volti dalle molteplici sfumature, emblema della variegata realtà in cui viviamo. Oltre alle tele, l’installazione include anche alcune sculture in ferro, cosparse di acqua dall’artista, che ne agevola così il naturale processo di ossidazione, simbolo delle dinamiche che governano l’esistenza.