Dopo un esordio alla fine degli anni Novanta, l'artista scozzese Jim Lambie è divenuto celebre per la serie 'Zobop' che continua a riprodurre in numerosi interni. Con risultati sempre accattivanti e di grande impatto visivo.
Impiega pellicole adesive in vinile di diverse tonalità cromatiche, muovendosi in una gamma da 7 a 9 diversi colori, la serie di installazioni intitolate Zobop e firmate dall’artista scozzese Jim Lambie, che le realizza in diversi contesti architettonici.
Alternando strisce di diversa larghezza – a partire da inserti sottili fino a grandi campiture – e impiegando un materiale facilmente reperibile, conosciuto sia per uso industriale che domestico, Lambie realizza opere site-specific che occupano per intero la superficie architettonica degli ambienti selezionati. Pavimenti e vani scala risultano così efficacemente unificati dall’alternarsi di linee parallele colorate, secondo un processo di creazione che, pur attingendo a un comune registro, si è rivelato in grado di originare esiti sempre diversi e affascinanti.
Dall’esordio di questa specifica modalità di intervento, alla gallery The Showroom di Londra nel 1999, l’artista continua a proporre la gamma Zobop con continuità, mettendo a punto anche alcune novità che riguardano il colore – ha infatti creato anche versioni alternando solo nastri bianco e nero o provviste di inserti in oro, argento e bronzo – o l’andamento, con la realizzazione anche di una svettante torre multicolore.
[Immagine in apertura: Jim Lambie, ZOBOP!, aprile 2008, MoMA – New York. Photo by Jay Gorman, fonte Flickr]