Dal 27 agosto all'11 settembre si rinnova la tradizione del 'Visa Pour L’Image', festival internazionale di fotogiornalismo a Perpignan, tra i più significativi appuntamenti a livello europeo per gli appassionati di fotografia.
Edizione numero 28 per il Visa Pour L’Image, l’atteso evento annuale che per due settimane rende la città francese di Perpignan il centro nevralgico di una ricognizione sul fotogiornalismo internazionale.
Con la direzione di Jean-François Leroy, la manifestazione punta anche quest’anno a ripercorrere i principali fatti che si sono susseguiti nel corso degli ultimi 12 mesi attraverso la narrazione fotografica.
La realtà del nostro tempo viene dunque indagata grazie a 30 mostre, alcuni incontri con figure di primo piano del fotogiornalismo mondiale e una serie di iniziative destinate ai professionisti del settore.
Nel cartellone degli appuntamenti espositivi di Visa Pour L’Image – aperti dal 27 agosto all’11 settembre 2016 – spiccano le mostre antologiche di una selezione di fotografi che mostreranno lavori recenti realizzati sui fronti di guerra aperti e in tutti i luoghi in cui si compie la storia contemporanea.
Nella cornice del festival francese, tra le altre, saranno presentate le immagini selezionate in occasione dell’ultimo World Press Photo e alcune proposte legate al Brasile.
Il Paese – il primo del Sud America ad aver ospitato i Giochi Olimpici – è infatti al centro delle opere di Felipe Dana, che si concentra sull’epidemia legato al virus Zika e sui suoi devastanti effetti, come la nascita di bambini affetti da microcefalia. Anche Peter Bauza, fotoreporter di Echo Photojournalism, si è dedicato allo Stato sudamericano presentando le drammatiche condizioni di vita delle 300 famiglie che occupano il condominio, non finito, di Jambalaya.
Il dramma dei migranti trova ampia risonanza in Visa Pour L’Image, da molteplici angolazioni. A ritrarlo è Yannis Behrakis, fotoreporter dell’agenzia Reuters, che nel corso del 2015 ha narrato con il suo obiettivo gli sbarchi nella natìa Grecia. Una terra visitata e raccontata inoltre dalla fotografa francese Marie Dorigny, che si è focalizzata sulle donne rifugiate in Grecia, in Macedonia e Germania, e da Aris Messinis di AFP, con un focus sull’isola di Lesbo.
Per l’Italia è presente il fotoreporter Valerio Bispuri, autore del reportage Paco – A Drug Story sul traffico di sostanze stupefacenti tra l’Argentina e il resto dell’America Latina. Appuntamento imprescindibile di Visa Pour L’Image sono, infine, le proiezioni serali che si svolgono a Campo Santo, una delle tante sedi coinvolte nella manifestazione che si snoda nell’intero centro di Perpignan.
[Immagine in apertura: Marie Dorigny, dalla serie Displaced – Women in exile]