Prima di essere ricollocato nella sua originaria posizione, fino al 2 ottobre il Polittico di San Giovanni Battista è protagonista di una speciale esposizione. Realizzato nel 1493 da Giovanni Marinoni con i figli Bernardino e Antonio, è l'unica opera giunta fino a noi firmata e datata dalla bottega Marinoni.
Con Un affare di famiglia. I Marinoni e il Polittico di San Giovanni Battista, il Museo Bagatti Valsecchi di Milano celebra per tutta l’estate il ritorno, dopo un anno di assenza dovuto a interventi di restauro, di un’importante opera della propria collezione.
Prima di essere stabilmente riposizionato nella propria posizione originaria – sullo scalone di via S. Spirito – il prestigioso Polittico della bottega Marinoni, risalente al 1493, è ora protagonista di uno speciale allestimento curato da Chiara Paratico.
Non solo sarà possibile ammirare la bellezza ritrovata delle tavole dipinte e delle sculture lignee che compongono il Polittico: con l’ausilio di uno schermo touch, di un video, di mappe e di pannelli didattici, si potrà infatti anche contestualizzare e conoscere l’ampia attività della famiglia di artisti cui si deve quest’opera.
Originari di Desenzano al Serio, i Marinoni si imposero per cinque generazione nel territorio di Bergamo, realizzando un considerevole numero di polittici, affreschi e pale d’altare.
All’interno di questa nutrita produzione, l’opera conservata al Museo Bagatti Valsecchi emerge per una straordinaria peculiarità: è il solo dipinto, arrivato ai giorni nostri, firmato e datato dalla bottega Marinoni.
“Nel lento rinnovamento delle tipologie della tradizione – ha dichiarato la curatrice – i Marinoni rappresentano un’eloquente testimonianza di un approccio alla pittura come ‘mestiere’ e all’opera d’arte come ‘materia’ preziosa, opera corale di più artigiani, mastri dell’ ‘arte del fare’, lontani dalla più moderna concezione del ‘fare arte’.
[Immagine in apertura: Bottega Marinoni, Polittico Marinoni, San Bernardino e Sant’Antonio abate, dettaglio]