Dopo la commovente presentazione, lo scorso anno alla Mostra del Cinema di Venezia, il 13 e 14 settembre arriva nei cinema italiani il lungometraggio dell'artista newyorkese. Prendendo la morte del proprio cane come punto di partenza per un'indagine introspettiva, Heart of a Dog è naturalmente un'opera che Laurie Anderson dedica al marito Lou Reed, scomparso nel 2013.
Arriva in Italia, con una doppia programmazione nel mese di settembre, Heart of a Dog, primo film da regista di Laurie Anderson. Per l’artista statunitense, “cantastorie” per autodefinizione, si tratta in realtà di un ritorno dietro la macchina da presa dopo Home of the Brave, il film-concerto che aveva firmato nel 1986. Con questa opera il tono cambia e Laurie Anderson rende protagonista la sua Lolabelle, l’amatissima rat terrier, scomparsa nel 2011.
Il ricordo del cane fornisce all’artista l’espediente per estendere la riflessione intorno ai temi della morte, del senso della vita e al concetto di memoria. Dedicato al marito Lou Reed, morto nel 2013, Heart of a Dog raccoglie ricordi d’infanzia, pensieri sulla caducità dell’esistenza e sull’intensità dei legami, combinando animazioni a mano e filmini in Super8; in un racconto intimo e biografico che si rivela capace di conquistare il cuore del pubblico.
Presentato in occasione della scorsa Mostra del Cinema di Venezia, il film-saggio somma la voce della regista ad un’ampia selezione musicale, firmata sempre dalla Anderson: per l’intera durata del lungometraggio si susseguono brani per violino solista, quartetti, canzoni ed elettronica ambient. La chiusura di questa poetica e intensa narrazione è affidata a Turning Time Around di Lou Reed.
In Italia, l’appuntamento al cinema con Heart of a Dog è fissato per il 13 e 14 settembre prossimi.