È stato da poco pubblicato il trailer di 'One more time with feeling', il docufilm sull'ultimo disco del cantautore australiano e della sua band. Incentrato sul percorso oscuro in cui si è incamminato Cave dopo una terribile tragedia personale.
Dopo l’annuncio della proiezione nelle sale cinematografiche di tutto il mondo – l’8 settembre – del documentario musicale su Nick Cave and The Bad Seeds, che verrà distribuito in Italia da Nexo Digital, ora il trailer di One more time with feeling è disponibile online.
Il docufilm, diretto dallo sceneggiatore e regista neozelandese Andrew Dominik – già regista nel 2007 del western The assassination of Jesses James by the Coward Robert Ford con la strepitosa colonna sonora di Nick Cave & Warren Ellis – è stato girato durante la registrazione di Skeleton Tree, l’ultimo disco realizzato dal musicista e cantautore australiano insieme alla sua famosa band.
In origine doveva essere “solo” un film live sulla realizzazione dell’album, partita nella seconda metà del 2014 nei Retreat Studios di Brighton, con session aggiuntive presso i La Frette Studios francesi nell’autunno del 2015.
Ma, dopo la tragica scomparsa del primogenito quindicenne di Cave, il percorso di One More Time with Feeling ha preso una direzione più drammatica, trasformandosi in una riflessione oscura, amara, cruda e allo stesso tempo fragile sull’album – scritto da Nick Cave in un momento di profondo dolore – mescolata a colore, 3D e bianco e nero, all’esecuzione live delle tracce del nuovo disco “minimalista e introspettivo”, all’intervista ai Bad Seeds e ai pensieri sulla vita del suo stesso frontman, nonchè voce narrante del docufilm musicale.
A due anni da 20,000 Days on Earth, il film che lo ha mostrato nei panni di se stesso nell’esperimento documentale dei due visual artist britannici Ian Forsyth e Jane Pollard, Nick Cave torna sul grande schermo con il “testamento di un artista che cerca di trovare la sua via attraverso l’oscurità“, come ha definito lui stesso One more time with feeling, dando una nuova interpretazione intimista al suo stile già dolente e cupo e musicalmente legato al blues, in chiave post punk.
[Immagine in apertura: Nick Cave in un live del 2013, photo by Bruce, fonte Flickr]