Con l'obiettivo di restituire l'universo di immagini che popolavano la mente di Ludovico Ariosto, proprio mentre componeva il suo capolavoro, Ferrara ospita una mostra in corso dal 24 settembre all'8 gennaio 2017, al Palazzo dei Diamanti.
Nell’anno in cui ricorre il quinto centenario della stampa dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, non poteva mancare un grande appuntamento espositivo a Ferrara. Nella città in cui il 22 aprile 1516 vide la luce la prima edizione dell’opera simbolo del Rinascimento italiano, apre il 24 settembre la mostra Orlando Furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi, curata da Guido Beltramini e Adolfo Tura e organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal MIBACT.
Con opere concesse in prestito dai maggiori musei del mondo, il percorso di visita propone un’esperienza di autentica immersione nell’universo ariostesco. Come ribadisce il titolo, la mostra vuole attivare un dialogo tra dipinti, sculture, arazzi, libri, manoscritti miniati, strumenti musicali, ceramiche invetriate, armi e altri oggetti rari per ricostruire l’immaginario che popolava la mente dell’autore del Furioso.
Per raggiungere questo obiettivo, oltre a restituire il legame tra Ariosto e gli scrittori del passato, la mostra si avvale della presenza di capolavori di grandi artisti del Rinascimento. Paolo Uccello, Andrea Mantegna, Leonardo da Vinci, Raffaello, Michelangelo e Tiziano sono presenti attraverso quelle “creazioni straordinarie che fanno rivivere il fantastico mondo cavalleresco del Furioso e dei suoi paladini, offrendo al contempo un suggestivo spaccato dell’Italia delle corti in cui il libro fu concepito“.
Per l’occasione, infatti, sarà eccezionalmente possibile vedere insieme opere provenienti da tutta Europa, tra cui una terracotta invetriata dei Della Robbia raffigurante l’eroico condottiero Scipione, conservata stabilmente al Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Gattamelata di Giorgione e La liberazione di Andromeda di Piero di Cosimo, entrambi dagli Uffizi e la Minerva caccia i Vizi dal Giardino delle Virtù di Mantegna dal Musée du Louvre di Parigi, solo per citarne alcuni.
Ad Orlando Furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi, infine, si legano alcuni appuntamenti collaterali come la singolare Maratona Orlando, in programma il 2 e il 3 dicembre prossimi. Una vera e propria maratona di lettura di tutti i 46 canti del poema cavalleresco che nell’arco di circa 38 ore coinvolgerà attori e non, studenti, insegnanti e tutti i cittadini desiderosi di aderire.
[Immagine in apertura: Piero di Cosimo, Andromeda liberata da Perseo, 1510, Firenze, Galleria degli Uffizi. Su concessione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo]