Il realismo “dogmatico” della fotografia giapponese
Noboyushi Araki, Yasumasa Morimura, Daido Moriyama, Naoya Hatakeyama, Toshio Shibata, Hiroto Fujimoto e Kazuko Wakayama: sono i grandi artisti al centro di 'Omaggio al Giappone', la mostra dedicata alla fotografia nel Paese del Sol Levante che è stata inaugurata sabato 3 settembre, al Museo civico Pier Alessandro Garda di Ivrea (Torino). Fin dalla metà del secolo scorso, la fotografia artistica giapponese è stata impiegata "come uno strumento di fedele riproduzione dell’ambiente, delle cose e dell’uomo attraverso un realismo quasi dogmatico".
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Naoya Hatakeyama, LW17607, 1994, stampa sali d’argento, cm 57,5×28,5
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Hiroto Fujimoto, Avril 1999 Islanda, 1999, stampa sali d’argento, cm 50×40
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Kazuko Wakayama, Bonsai #10, 1997, stampa sali d’argento, cm 40×50
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Kazuko Wakayama, Bonsai #8, 1998, stampa sali d’argento, cm 40×50
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Noboyushi Araki, Araki in Venice, 2002, stampa sali d’argento, cm 61×51
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Toshio Shibata, Onakami Village, 1994, stampa sali d’argento, cm 61×50
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Toshio Shibata, Tajima town, 1999, stampa sali d’argento, cm 61×50
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Daido Moriyama, Light and shadow, 1981, stampa sali d’argento, cm 36×44
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Yasumasa Morimura, M’s self-portraits, Marlene, 1995, polaroid, cm 10×13
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Yasumasa Morimura, M’s self-portraits, Sophia Loren, 1995, polaroid, cm 10×13
