Il Paese d’origine del pittore omaggia il suo illustre cittadino con una mostra di grande fascino, incentrata sulla produzione grafica degli esordi. Un viaggio alle origini di un talento d’eccezione.
I suoi dipinti sono famosi a tutte le latitudini, facendo di lui un caposaldo dell’arte ottocentesca. La mostra in corso fino al 9 aprile 2017 al Kröller-Müller Museum di Otterlo offre però una lettura alternativa della maestria di Van Gogh, proponendo al pubblico una selezione di opere realizzate dall’artista agli albori del suo percorso creativo.
The early Van Gogh: “work against indifference” mostra lo strumento cardine attraverso cui il pittore iniziò a tradurre la realtà in immagini: il disegno. I circa 120 lavori esposti appartengono al periodo 1880-1885 e presero forma nel Borinage belga, a L’Aja, nel Drenthe e a Nuenen, mentre oggi appartengono alla ricca collezione del museo ospite della rassegna.
Raramente esposti per via della loro sensibilità alla luce, i disegni evidenziano con chiarezza lo sforzo di Van Gogh nel padroneggiare una tecnica capace di dare volume e movimento alle immagini. Il suo obiettivo – sia sul fronte grafico sia sul piano pittorico – consisteva nel dipingere la vita, non limitandosi a una mera riproduzione della realtà, ma includendo tutta la gamma di imprecisioni che rendono l’esistenza ancora più autentica.
Accompagnate dai commenti dello stesso artista, le opere in mostra descrivono una quotidianità fatta di umili incombenze e faticoso lavoro nei campi, svelando l’interesse di Van Gogh verso un mondo lontano dai riflettori della borghesia e vicino alle classi sociali meno facoltose. Il titolo della rassegna olandese trae origine proprio da una emblematica affermazione del pittore, condivisa con il fratello Theo in una lettera: “Lo ripeto: il lavoro contro l’indifferenza – la perseveranza non è semplice, le cose facili contano poco”.
[Immagine in apertura: Vincent van Gogh, Angolo di giardino, giugno 1881]