È una mostra tutta al femminile, quella nata dalla collaborazione tra due importanti istituzioni americane. Impegnate a mettere in luce il legame tra il fare creativo e il corpo delle donne.
Nuovo appuntamento espositivo al National Museum of Women in the Arts: dal 30 settembre all’8 gennaio 2017, la sede museale statunitense ospiterà la rassegna NO MAN’S LAND, frutto della collaborazione con la prestigiosa Rubell Family Collection, istituita nella Grande Mela da Don e Mera Rubell nel 1964 e oggi una delle più ricche collezioni private di arte contemporanea al mondo.
Raccogliendo le opere di 37 artiste provenienti da quindici Paesi diversi, la mostra punta a un confronto visivo tra i lavori delle “new entry” femminili della collezione Rubell e quelli realizzati da artiste collezionate dalla coppia fin dai primi anni.
Il risultato è una selezione di dipinti e sculture incentrati sul rapporto tra il fare artistico e la fisicità delle donne, tematiche sollevate a partire dagli anni Settanta, con il movimento femminista. Le opere in mostra derivano dalla messa in atto di tecniche trasversali, che chiamano in causa l’artigianalità così come una dimensione maggiormente astratta, sottolineando le molteplici sfumature legate ai temi trattati.
[Immagine in apertura: Nina Chanel Abney, Khaaliqua & Jeff, dettaglio, 2007. Courtesy of the Rubell Family Collection]