Il Centro Culturale di Milano inaugura la sua nuova sede con una mostra di grande richiamo, che porta in città uno dei più noti esponenti della fotografia di reportage.
I suoi scatti hanno fatto il giro del mondo, grazie a uno stile capace di coniugare la potenza visiva alla profondità dei contenuti, garantendogli una fama planetaria. Oggi, un vero e proprio caposaldo della fotografia reportagistica approda a Milano, protagonista della mostra W. Eugene Smith. Usate la verità come pregiudizio.
La rassegna, allestita dal 24 settembre al 4 dicembre, inaugurerà i nuovi spazi del Centro Culturale di Milano, nel cuore della metropoli lombarda. Ideata da Camillo Fornasieri e curata da Enrica Viganò, l’esposizione presenterà sessanta original print che ripercorrono la carriera del fotografo americano attraverso i suoi cicli più famosi, realizzati tra il 1945 e il 1978 e provenienti dalla collezione privata newyorkese di H. Christopher Luce.
Caratterizzati da una forte componente di denuncia sociale, gli scatti di Smith testimoniano alcuni momenti cardine del secolo scorso – della depressione alla Seconda guerra mondiale, dalle battaglie nel Pacifico a Okinawa, dove venne gravemente ferito, fino alla serie del Country Doctor, commissionatagli dalla rivista Life e incentrata sulla vita di un medico della campagna americana.
[Immagine in apertura: un ritratto di W. Eugene Smith © Collection Center for Creative Photography, The University of Arizona]