Si muove lungo il doppio binario della caducità e della fragilità, la mostra collettiva promossa per la seconda edizione della biennale 'Polvere di stelle'. A Mondovì, fino all'8 gennaio 2017, con un omaggio a Carla Accardi.
Trova compimento nella collettiva At the Still Point of the Turning World (Il punto fermo di un mondo che gira), la seconda edizione di Polvere di Stelle, appuntamento biennale che punta ad attivare una relazione tra la ceramica e gli artisti contemporanei. Protagoniste dell’appuntamento, ospitato presso il Museo della Ceramica di Mondovì e il Circolo Sociale di Lettura di Mondovì Piazza, sono opere di Carla Accardi, Franco Vimercati, Ai Weiwei, cui si sommano le installazioni site-specific di Elisabetta Di Maggio e Hilario Isola.
Curata da Chiara Bertola e Christiana Fissore, Polvere di Stelle raccoglie linguaggi eterogenei – fotografia, video, suono e ceramica – proponendo un percorso che si concentra sui temi della fragilità e della provvisorietà. In tale ottica vanno, ad esempio, interpretate Porcelain Rebar, le porcellane proposte dell’artista cinese Ai Weiwei, nell’opera con cui si riconnette al drammmatico terremoto che nel maggio 2008 colpì la provincia cinese di Sichuan. La mostra, inoltre, intende omaggiare Carla Accardi, scomparsa nel febbraio 2014, e presente con Coni e Ricomposte tinte, due opere in ceramica policrome.
At the Still Point of the Turning World (Il punto fermo di un mondo che gira), organizzata dalla Fondazione Museo della Ceramica, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, verrà inaugurata sabato 10 settembre 2016, con una performance musicale di Olivia Salvadori ispirata a una poesia di Omar Khayyām.
[Immagine in apertura: Elisabetta di Maggio, Senza Titolo, 2007, porcellana tagliata a mano con bisturi, courtesy Laura Bulian Gallery Milano]