Sono circa 70, le opere concesse da importanti istituzioni pubbliche e da prestigiose collezioni private in occasione della mostra 'Italia Pop. L’arte negli anni del boom', inaugurata il 10 settembre presso la Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo (Parma). Con l'esplicita volontà di indagare quel "modo all'italiana" attraverso il quale la Pop Art si è sviluppata e progressivamente diffusa in tutta la Penisola, la rassegna - curata da Stefano Roffi e Walter Guadagnini - si sofferma sui linguaggi che hanno conferito piena autonomia e riconoscibilità alla corrente nazionale.
Domenico Gnoli, Reggiseno, 1964, acrilico e sabbia su tela
Claudio Cintoli
Mimmo Rotella, Come la Gioconda, 1962, collage su tela
Emilio Tadini, L’uomo dell’organizzazione. Week-end al parco, 1968, acrilici su tela
Sergio Lombardo, Uomo Politico, 1962-63, smalto su tela, 150×200 cm
Mario Schifano, Futurismo rivisitato, 1965, smalto e spray su tela e perspex
Sergio Sarri, Il grande prestigiatore (Le avventure di Nessuno), 1967, acrilico su tela
Antonio Fomez, Invito al consumo, 1964 – 1965
Gianni Ruffi, Intervallo, 1965, legno, ferro, vinilici, foto di Aurelio Amendola
Gino Marotta, Rinoceronte solare, 1971, metacrilato