A trent'anni dal giugno 1986, quando lo spettacolo di Strehler 'Elvira, o la passione teatrale' inaugurò il Piccolo Teatro Studio, Toni Servillo si misura con il medesimo testo. Dall'11 ottobre al 18 dicembre 2016, al Piccolo Teatro Grassi.
Elvire Jouvet 40 è uno scritto intimamente legato alla storia teatrale milanese: nel giugno 1986, infatti, Giorgio Strehler debuttò con una versione dal titolo di Elvira o la passione teatrale, che coincise con l’inaugurazione ufficiale della sede del Teatro Studio.
30 anni dopo, affiancato dagli attori Petra Valentini, Francesco Marino e Davide Cirri, Toni Servillo lo propone dall’11 ottobre al 18 dicembre 2016, nella cornice del Piccolo Teatro Grassi, in uno spettacolo di cui è anche regista.
Elvira, questo il titolo, trasferisce gli spettatori in quella dimensione che normalmente gli è invisibile e sconosciuta, oltrepassando le distanze che intercorrono tra la dimensione privata delle prove e quella pubblica dell’esecuzione dal vivo.
All’interno di un teatro chiuso, al pubblico viene questa volta concessa l’opportunità di cogliere l’intensità, la fatica e l’impegno connessi con la creazione di un personaggio. A loro viene riservata la possibilità di ascoltare, quasi spiando tra platea e proscenio, gli insegnamenti di un maestro e di un’allieva.
“Trovo il complesso delle riflessioni di Jouvet – ha commentato lo stesso Servillo – particolarmente valido oggi per significare soprattutto ai giovani la nobiltà del mestiere di recitare, che rischia di essere svilito in questi tempi confusi”.