Dopo l'annuncio del ritiro, Hayao Miyazaki ci ripensa. In una recente intervista il maestro del cinema d'animazione giapponese ha dichiarato di essere all'opera per la realizzazione di un nuovo cortometraggio. Un lavoro sul quale starebbe ragionando da un ventennio.
La pensione? Per Hayao Miyazaki – celebre regista, sceneggiatore, animatore, fumettista e produttore cinematografico giapponese, nonché co-fondatore dell’altrettanto noto Studio Ghibli – può attendere.
Dopo aver scelto, tre anni fa, di ritirarsi dalla professione, in un’intervista rilasciata nei giorni scorsi a un’emittente nipponica, l’amatissimo autore ha infatti annunciato un clamoroso cambio di direzione; una scelta che non mancherà di suscitare l’interesse e la curiosità dei suoi estimatori in tutto il mondo.
Il popolare registra di film d’animazione ha dichiarato di essere all’opera su un nuovo lavoro, Kemushi no Boro – Il bruco Boro. Inizialmente concepita come una delle pellicole proiettate all’interno del museo dello Studio Ghibli di Mitaka, a ovest di Tokyo, l’opera dovrebbe divenire un prodotto del tutto autonomo rispetto alle altre mostrate negli spazi museali.
Stando alle dichiarazioni dello stesso Miyazaki, potrebbe essere ultimata nel giro dei prossimi cinque anni. Qualora queste tempistiche venissero confermate, Kemushi no Boro uscirebbe in concomitanza con il suo 80esimo compleanno; non è esclusa la possibilità di un completamento in prossimità dei Giochi Olimpici Tokyo 2020. A riguardo, lo Studio Ghibli ha già precisato che, in caso di scomparsa del leggendario artista prima della consegna della pellicola, la casa di produzione si occuperebbe, con i propri disegnatori, delle fasi finali. Un’eventualità alla quale in molti preferiranno anteporre i primi – e pressoché unici – dettagli relativi al soggetto.
Il nuovo lavoro, destinato a inserirsi nella produzione animata di Miyazaki – che a oggi conta, tra gli altri riconoscimenti, anche due Oscar e il Leone d’Oro vinto al Festival di Venezia 2005 –, avrà come protagonista “un piccolo bruco peloso, così piccolo che può essere facilmente schiacciato tra le dita”. Una storia alla quale l’autore de La città incantata, Princess Mononoke, Il castello errante di Howl e Si alza il vento starebbe pensando da 20 anni.
[Immagine in apertura: un disegno tratto dalla lavorazione de Il mio vicino Totoro © 1988 Nibariki – G]