Prima grande mostra in Francia per Cy Twombly

26 Novembre 2016


Scomparso nel 2011, Cy Twombly viene celebrato dal Centre Pompidou di Parigi con la prima retrospettiva completa in terra francese, aperta dal 30 novembre al 24 aprile.
Con una carriera sviluppata nell’arco di 60 anni, l’artista statunitense è protagonista di un percorso espositivo senza precedenti, ospitato presso la Galerie 1.
Oltre a tre principali nuclei tematici – Nine Discourses on Commodus (1963), Fifty Days at Iliam (1978) e Coronation of Sesostris (2000) – la mostra parigina si snoda attraverso un corpus di opere strutturato in 140 dipinti, sculture, disegni e fotografie. Realizzati a partire dai primi anni Cinquanta e fino ai giorni nostri, i lavori al centro di questo appuntamento espositivo – che non sarà presentato altrove – provengono da collezioni pubbliche e private tutto il mondo.

Fortemente legato alla sua area di origine – il sud degli Stati Uniti – Cy Twombly visitò per la prima volta l’Europa poco più che ventenne, grazie ad una borsa di studio. Quell’esperienza avrebbe inciso in maniera straordinaria nella sua carriera e sulla sua parabola umana, con l’Italia destinata a divenire una seconda patria. Tra gli autori più prolifici dell’arte contemporanea, subì l’influenza dell’espressionismo astratto e della cultura mediterranea, senza mai dimenticare le sue radici nordamericane.

Curata da Jonas Storsve, la retrospettiva del Pompidou mostra il ruolo rivestito da queste diverse istanze nella definizione del suo stile, dando visibilità anche ad opere mai esposte prima in Francia. “Cy Twombly è un pittore letterato, – ha commentato lo stesso curatore nel catalogo – ma questa immagine offre una visione solo parziale della sua complessa personalità. L’aspetto sofisticato del suo lavoro è accompagnata anche da una costante attenzione alle realtà vernacolari, più o meno visibili, ma presenti.”

Alla retrospettiva si legano vari appuntamenti collaterali, promossi dal Centre Pompidou, tra cui visite guidate, workshop e incontri messi a punto per gettare un occhio curioso e critico sulla sua produzione e sulle “sfide” storiche ed estetiche lanciate dalla retrospettiva. Il catalogo, oltre ad offrire una rassegna cronologica di tutta la sua carriera, raccoglie una polifonia di contributi critici e numerose testimonianze di amici, colleghi e familiari, tra cui il figlio Alessandro Twombly.