Attraverso 150 foto di scena, realizzate tra il 1910 e il 1970, l'Albertina di Vienna si sofferma sulla relazione tra la fotografia e il cinema. Con opere firmate spesso da grandi autori internazionali, come Henri Cartier-Bresson ed Ernst Haas.
Film Stills. Photography between advertising, art and the cinema è la nuova mostra proposta dall’Albertina di Vienna, in corso fino al 26 febbraio 2017. L’istituzione austriaca, celebre per la propria collezione permanente di stampe e di disegni provenienti da tutto il mondo, dedica infatti un intero percorso espositivo al genere della fotografia di scena, concentrandosi su sessanta anni di produzione a cavallo del Novecento.
Attraverso un corpus di 150 foto di scena, scattate tra il 1910 e il 1970, per la prima volta l’Albertina offre ai suoi visitatori una visione completa su un genere artistico “ibrido” e di portata trasversale. Il percorso promette di rivelare connessioni, in parte inattese, tra la produzione cinematografica e alcune delle correnti artistiche che hanno influenzato e contribuito all’evoluzione della produzione fotografica nel corso del secolo scorso. Dall’espressionismo al neo-realismo, Film Stills. Photography between advertising, art and the cinema raccoglie fotografie realizzate da fotografi di scena e da grandi nomi internazionali, tra cui i membri Magnum Henri Cartier-Bresson e Ernst Haas. Grazie anche ad opere divenute icone della propria epoca, oltrepassando i confini dell’arte cinematografica, l’esposizione intende far capire come anche queste opere visive “fisse” si siano rivelate determinanti nella percezione, nella diffusione e nel successo di alcune pellicole, nonché nella fama dei loro registi e interpreti.
Resa possibile dalla collaborazione tra l’Albertina e l’Austrian Film Museum, la mostra accende i riflettori anche su autori come Deborah Imogen Beer, Horst von Harbou, Pierluigi Praturlon, Karl Struss, ripercorrendo scene divenute ormai parte integrante della memoria collettiva.
[Immagine in apertura: Sam Shaw, Marilyn Monroe e Tom Ewell in Quando la moglie è in vacanza, regia di Billy Wilder, 1954]