Dagli esordi alla felice maturità, l'intera carriera di Giovanni di Marco, detto dal Ponte, viene indagata dalla prima grande monografia che Firenze dedica a uno degli interpreti della corrente tardo-gotica. Con opere concesse da importanti musei internazionali.
Si lega alla presentazione del nuovo aspetto dell’Incoronazione della Vergine di Giovanni dal Ponte, oggetto di un recente restauro, la mostra Giovanni dal Ponte. Protagonista dell’Umanesimo tardogotico fiorentino, in programma alla Galleria dell’Accademia di Firenze fino al 12 marzo 2017.
Curata da Angelo Tartuferi – precedente direttore del complesso museale all’interno del quale sono conservati anche il David, i Prigioni e il San Matteo di Michelangelo – con Lorenzo Sbaraglio, la prima monografica dedicata al pittore del Quattrocento si articola attraverso una cinquantina di opere.
Tra queste, si segnalano l’imponente pala dell’Annunciazione e quattro santi, commissionata all’artista dalla badessa Caterina da Castiglionchio, nel 1434, e quella destinata alla chiesa di San Salvatore al Monte di Firenze, raffigurante la Madonna col Bambino, sei santi e una donatrice.
La selezione intende ricostruire per intero il profilo dell’autore, attivo anche come artefice di affreschi per varie città della Toscana; l’allestimento, curato dallo Studio Guicciardini-Magni, evoca le architetture della Firenze dell’epoca. La rassegna è stata resa possibile grazie a importanti prestiti, concessi tra gli altri dalla National Gallery di Londra, dal Museo Nacional del Prado di Madrid e dal Philadelphia Museum of Art, negli Stati Uniti.
[Immagine in apertura: Giovanni dal Ponte (Giovanni di Marco di Giovanni, detto), Firenze 1385-1437/1438, Incoronazione della Vergine (scomparto centrale); nella cuspide, Cristo nel Limbo; San Francesco d’Assisi, San Giovanni battista (scomparto sinistro); nella cuspide, Angelo annunziante, Sant’Ivo, San Domenico (scomparto destro); nella cuspide, Vergine annunciata, 1430 circa, tempera su tavola, cm 194 x 215,7, Firenze, Galleria dell’Accademia di Firenze]