Mentre cresce l'attesa per l'apertura, nel marzo 2017, del nuovo museo che l'Umbria dedicherà a Burri, il grande artista viene celebrato negli Stati Uniti in occasione dei 40 anni dalla donazione dell'opera 'Grande Nero Cretto' all'Università della California.
Non smette di affascinare e di essere omaggiato Alberto Burri, il grande artista del Novecento italiano al quale sarà dedicato un nuovo museo nella sua città natale. A Città di Castello (Perugia), dove nacque nel 1915, sta infatti sorgendo uno spazio espositivo di oltre 4mila metri quadri, la cui inaugurazione è stata annunciata per il 12 marzo 2017. Nell’attesa dell’opening, negli Stati Uniti il Dipartimento di Italiano di UCLA e l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles hanno promosso un evento per celebrare una importante ricorrenza: il 40esimo anniversario de il Grande Nero Cretto (in apertura, un particolare).
La magnifica opera venne realizzata a cavallo tra il 1976 e il 1977 e fu donato dall’artista umbro all’Università della California. Occupando una superficie rettangolare, con uno sviluppo superficiale 15m x 5m, si compone di settecento pezzi di ceramica cotta. Ciascun elemento venne trasferito da Città di Castello allo Sculpture Garden di UCLA, dove l’opera fu quindi assemblata e montata nel ripetto della composizione ideata da Burri.
In occasione dei suoi 40 anni, il Grande Nero Cretto diviene l’espediente per un appuntamento che indaga la cifra stilistica di Burri, con un’analisi degli elementi fondativi della sua poetica: il fuoco, i ferri, i legni, i sacchi, le plastiche e naturalmente anche la ceramica, come quella impiegata proprio per il lavoro concesso alla UCLA. Per la ricorrenza, verrà presentato in anteprima mondiale il film Variazioni: A Visual Polyphony. Diretto da Giuseppe Sterparelli, con la fotografia di Lisa Rinzler, la pellicola restituirà gli esordi di Burri, a partire dalle sperimentazioni concepite in sinergia con il poeta Emilio Villa.