Appena pubblicato, il libro 'The Eyes of the City' riunisce fotografie scattate da Richard Sandler a New York e Boston a partire dal 1977. Con molti scatti che per la prima volta vengono dati alle stampe, il volume si rivela capace di riportare in vita fenomeni e scenari della società statunitense degli anni Ottanta e Novanta.
Una pubblicazione presentata nei giorni scorsi a New York, presso la sede della casa editrice PowerHouse Books, documenta gli oltre 30 anni di lavoro del fotografo Richard Sandler. The Eyes of the City – questo il titolo del libro – raccoglie gran parte della “mappatura fotografica” che l’artista ha realizzato, dal 1977 al 2001, portando alla luce la quotidianità di New York e Boston.
Se la strada funge da fil rouge della sua intera produzione, a fissarsi nella mente dell’osservatore sono certamente i volti dei soggetti, ritratti da Sandler lungo un arco temporale così esteso.
Documentando in particolare gli anni Ottanta e i Novanta, il fotografo mette in evidenza le mutazioni avvenute nella Grande Mela, mostrando ad esempio con incisività gli effetti socialmente devastanti dell’incremento del consumo di stupefacenti – con immagini scattate in particolare a Times Square, Harlem e nell’East Village – o il lusso e l’ostentazione del centro di Manhattan.
Uno scenario destinato a mutare a partire dal 1990, quando la città subisce drastici cambiamenti; ancora una volta, come testimonia il volume, l’occhio di Sandler si poserà sull’umanità di New York, per testimoniarne la vita, tra compassione e ironia.