12 Dicembre 2016
Fino al 14 febbraio 2017, l'Istituto centrale per la grafica di Roma mostra gli esiti dell'ampia campagna fotografica, voluta dall'Osservatorio Internazionale sulle Grandi Opere, alla quale hanno preso parte 11 artisti italiani. Ad emergere è il 'ritratto ignoto e sensibile' di un'Italia a molti sconosciuta, fotografa tra gli altri da Gabriele Basilico, Mario Cresci e Olivo Barbieri.
Sono le fotografie di Andrea Botto, Gaia Cambiaggi, Martin Errichiello, Filippo Menichetti, Marco Introini, Allegra Martin, Maurizio Montagna, Armando Perna (autore dell’immagine in apertura), Filippo Romano, Marcello Ruvidotti, Francesco Stelitano e Giulia Ticozzi le protagoniste della mostra Verso il Mediterraneo. Sezioni del paesaggio da Salerno a Reggio Calabria, al via il 15 dicembre 2016 a Roma, presso Palazzo Poli – Istituto centrale per la grafica.
Curata da Emilia Giorgi e Antonio Ottomanelli, l’esposizione restituisce gli esiti dell’attività di documentazione che i fotografi coinvolti hanno svolto, nel corso dell’ultimo anno, muovendosi lungo l’A3 Salerno – Reggio Calabria.
In un allestimento curato dallo studio di architettura 2A+P/A, le oltre 100 opere esposte delineano il ritratto delle tre regioni – Campania, Basilicata e Calabria – attraversate dall’infrastruttura simbolo del Sud Italia. Con modalità distinte e mediante un atteggiamento di ascolto, gli 11 fotografi italiani contemporanei hanno scelto di porre in evidenza aspetti eterogenei del contesto, senza tralasciare scenari di conflitti e contraddizioni.
Dalla dismissione delle vecchie infrastrutture al ripristino ambientale; dalla vicenda del Porto di Gioia Tauro alle storie dei soggetti coinvolti direttamente o indirettamente dai lavori in corso; fino alle fotografie del paesaggio fisico e culturale, Verso il Mediterraneo tratteggia un “racconto antropologico in cui la grande infrastruttura diventa percorso privilegiato attraverso il quale guardare la trasformazione e l’emancipazione del panorama culturale delle regioni che percorre, ma anche l’integrazione e la valorizzazione dell’architettura paesaggistica”.
Accompagnata da una pubblicazione dedicata – edita da Planar Books – la mostra arricchisce poi la propria narrazione con una sezione extra, che riunisce tre maestri della fotografia italiana. Provenienti dalla Collezione di Fotografia del MAXXI Architettura, questi lavori portano la firma di Mario Cresci (autore di un reportage sulla SS 106 Jonica), di Gabriele Basilico e di Olivo Barbieri, entrambi indirizzati verso l’osservazione dello stretto di Messina.
Verso il Mediterraneo si completa infine con una sezione dove, per la prima volta, saranno presentati al pubblico documenti, planimetrie e fotografie degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta – tra cui alcune a cura dello Studio Fotografico Vasari – concessi dall’archivio Anas. Un corpus di opere che attesta lo stato del paesaggio nelle fasi precedenti la costruzione della tratta autostradale.