Affascinanti e misteriosi, i vulcani dell'Indonesia sono al centro di una mostra in corso presso il Canadian Centre for Architecture (CCA) di Montreal. Un'esplorazione tra scienza e viaggio, sulle orme di Franz Wilhelm Junghuhn che, tra il 1836 e il 1848, scalò più di 40 vulcani sull'isola di Java.
C’è tempo fino al 22 gennaio 2017 per visitare 17 Volcanoes: Works by Franz Wilhelm Junghuhn, Armin Linke, and Bas Princen, la mostra con cui il Canadian Centre for Architecture (CCA) di Montreal attiva un dialogo tra tre figure che hanno indagato, in epoche distinte, i vulcani indonesiani.
Prendendo avvio dalle ricerche portate avanti dall’esploratore tedesco-olandese Franz Wilhelm Junghuhn, che tra il 1836 e il 1848 intraprese diverse spedizioni sull’isola di Java al servizio dell’autorità coloniale olandese, il percorso espositivo si snoda attraverso opere a carattere scientifico e artistico.
Oltre a restituire gli esiti dell’azione di osservazione e studio di Junghuhn, presentando libri, litografie e mappe originali, la mostra si riconnette alla contemporaneità attraverso i contributi del fotografo Bas Princen e del videoartista Armin Linke.
Intrecciando e ripercorrendo le orme dell’intrepido Junghuhn, cui si devono spedizioni in oltre 40 dei maestosi vulcani di Java, il duo di artisti ha compiuto diversi viaggi negli ultimi anni allo scopo di riesaminare, con una lente contemporanea, i medesimi vulcani e i relativi territori.
Un’attività che proseguirà la prossima estate, sempre seguendo l’obiettivo di mappare le trasformazioni in corso nel paesaggio indonesiano contemporaneo.
Al centro di notevoli flussi turistici, questi vulcani rappresentano un punto di osservazione privilegiato per comprendere come sta cambiando il Paese asiatico, divenendo una sorta di “luogo ideale” per una narrazione capace di intrecciare passato, presente e futuro dell’Indonesia.