Una delle più celebri critiche d’arte italiane ripercorre la propria esistenza sullo sfondo dell’irrinunciabile legame con la creatività. Dall’infanzia all’epoca odierna.
Edito da Rizzoli, L’arte non è faccenda di persone perbene è la nuova fatica editoriale di una delle intellettuali nostrane più affermate. In conversazione con Chiara Gatti, Lea Vergine ricorda i nodi cardine della propria vita, usando l’arte come fil rouge e chiave di lettura.
Lunedì 23 gennaio, la critica presenterà il nuovo volume nella cornice della biblioteca del Museo Madre a Napoli, in dialogo con Ena Marchi, editor della casa editrice Adelphi, la scrittrice Giovanna Mozzillo e il direttore del museo Andrea Viliani.
Tutt’altro che tranquillizzante, la visione dell’arte proposta da Lea Vergine affonda le radici nelle emozioni travolgenti e spesso dolorose suscitate dall’arte stessa. Un sentimento vissuto anche dall’intellettuale di origini napoletane, che in un’autobiografia vivace e schietta racconta la propria esistenza controcorrente, in compagnia dei grandi nomi della creatività italiana.
[Immagine in apertura: Lea Vergine a Milano, 2016, photo by Francesca Giacomelli]