Il celebre museo viennese dedicato alla fotografia ospita una grande retrospettiva intitolata a uno dei maestri dello scatto e della tecnica lenticolare. Precursore dell’estetica 3D.
Si intitola emblematicamente Beyond Photography la mostra allestita dal 14 febbraio al 14 maggio presso il 1di Vienna. Un omaggio alla pionieristica arte fotografica di Alfons Schilling, scomparso nel 2013 e promotore di una lunga indagine sulle dinamiche percettive attivate dall’immagine.
Animato da uno spirito rivoluzionario e dall’incessante desiderio di sperimentare, Schilling si mosse da Vienna – dove, insieme a Günter Brus, gettò le basi dell’Azionismo – a Parigi a New York, usando la fotografia come strumento di ricerca per analizzare la dimensione virtuale dello scatto.
La poetica di Schilling si pone infatti tra gli studi sul movimento condotti da Eadweard Muybridge durante l’Ottocento e l’attuale nozione di cyberspazio. Il ricorso alla tecnica lenticolare, agli ologrammi e alla stereofotografia spostano i confini della pratica di Schilling verso la terza dimensione, evocata anche dai marchingegni, dai dipinti e dagli esperimenti filmici presenti in mostra.