Conservate negli archivi fiorentini della Alinari, le opere dei fotografi triestini o friulani - tra cui Italo Zannier, Giorgio Brunner e gli artisti dello Studio Wulz e dello Studio Pozzar - confluiscono in una mostra ospitata nel Castello di San Giusto, a Trieste.
Provengono dagli archivi Alinari di Firenze i capolavori esposti, fino al 21 maggio 2017, negli ambienti del Bastione Fiorito del Castello di San Giusto, a Trieste.
La mostra Lampi d’immagini sul Friuli Venezia Giulia negli Archivi Alinari. Dai Wulz a Zannie, inaugurata lo scorso 11 marzo, raccoglie straordinarie vedute di Trieste e del Friuli Venezia Giulia, paesaggi, ritratti realizzati tra Ottocento e Novecento e una interessante selezione di opere sperimentali che comprende, tra gli altri lavori, le fotografie futuriste di Wanda Wulz, disponibili in originale e in digitale.
Curata da Emanuela Sesti, dirigente scientifico di AIM – Alinari Image Museum, e da Italo Zannier, l’esposizione è associata a una serie di approfondimenti tematici e immersivi, proposti nell’ala multimediale del museo triestino.
Sarà infatti possibile estendere la conoscenza della storia della tecnica fotografica, tra analogico e digitale, e lo specifico contributo dei fotografi in Friuli Venezia Giulia attraverso le postazioni multimediali e interattive disponibili. A riguardo Giorgio Rossi, Assessore alla Cultura del Comune di Trieste ha dichiarato: “Questa è la terza mostra che viene inaugurata nel nuovo spazio espositivo dell’AIM. Ed è una mostra a cui mi sento particolarmente vicino perché parla della nostra regione, del nostro territorio. Ci sono immagini che mostrano cosa ha significato per il Friuli Venezia Giulia tirarsi fuori da due guerre mondiali e poi da una terza, il terremoto. Gente umile che ha visto sconvolta la propria vita, ma che continua ad essere ancora oggi un modello e un segno di speranza“.
[Immagine in apertura: Wanda Wulz, Ritratto di giovane donna con levriero, 1931 ca., Archivi Alinari, Firenze]