Progettata dall'ingegnere Pier Giorgio Perotto, con Giovanni De Sandre e Gastone Garziera, e forte di un design d'autore firmato Mario Bellini, la rivoluzionaria e italianissima P101, il primo pc della storia dell'umanità, è al centro di un incontro alla Triennale di Milano.
Il primo personal computer della storia dell’umanità, l’italianissimo P101 prodotto da Olivetti e messo in commercio a metà degli anni Sessanta, porta la firma del team di Pier Giorgio Perotto e di Mario Bellini.
Forte di un successo travolgente, che seguì la consacrazione avvenuta durante la grande esposizione dei prodotti per ufficio BEMA di New York, nell’ottobre 1965, l’Olivetti Programma 101 – questo il nome esteso – è ora al centro di un incontro promosso in concomitanza con la retrospettiva Mario Bellini. Italian Beauty, ancora aperta fino al 19 marzo 2017, alla Triennale di Milano.
All’appuntamento , in programma nel pomeriggio di domenica 5 marzo, prenderanno parte l’architetto e designer milanese protagonista della mostra, Pierpaolo Perotto, figlio di Pier Giorgio Perotto, Carlo Torchio, dell’Associazione italiana collezionisti macchine per ufficio d’epoca e Gastone Garziera e Giovanni De Sandre, gli altri due progettisti, che insieme a Bellini a Perotto, lavorarono “all’impresa”.
L’P101 rappresentò un’autentica rivoluzione: concepita dall’ingegner Perotto e dal suo team, venne sviluppata sul fronte del design proprio da Bellini. Fu un memorabile successo per il made in Italy, con migliaia di esemplari venduti in poco tempo.
Tra questi, alcuni vennero comprati anche dalla NASA, che nel 1969 utilizzò la P101 per far arrivare il primo uomo sulla Luna nell’estate di quell’anno.
[Immagine in apertura: © Gianluca Di Ioia – La Triennale]