Ci sono anche capolavori che raramente hanno lasciato i confini nazionali, nella mostra 'Michelangelo & Sebastiano' in apertura a Londra. Un evento straordinario con cui la National Gallery esplora il sodalizio e la collaborazione tra due Maestri dell'arte italiana.
Correva l’anno 1511 quando Michelangelo e Sebastiano del Piombo si incontrarono a Roma: una data che sancisce l’inizio di un sodalizio alimentato da amicizia e reciproca stima. A celebrarlo, per la prima volta, è la National Gallery di Londra che ai due artisti italiani dedica una mostra al via il 15 marzo.
Attraverso un corpus di opere ampio e vario – formato da circa 70 tra dipinti, disegni, sculture e lettere – l’esposizione delinea la storia di un legame, mettendo in luce anche divergenze e punti di contatto tra i due artisti.
In particolare, oltre al contributo decisivo offerto dalla corrispondenza epistolare tra Michelangelo e Sebastiano del Piombo, i 25 anni della loro vicinanza e collaborazione raggiungono la piena evidenza attraverso la presentazione degli esiti della loro collaborazione. Il cuore del percorso espositivo, infatti, è rappresentato dalla Pietà destinata alla Basilica di S. Francesco a Viterbo: eseguita tra il 1512 e il 1516, è stabilmente conservata al Museo Civico della città laziale. Anche nota con il titolo di Compianto sul Cristo morto, è l’opera chiave che dà avvio alla sinergia tra Michelangelo e Sebastiano, testimoniando in modo eloquente la loro visione combinata.
Presente anche La Resurrezione di Lazzaro, databile tra il 1516 e il 1519, che venne dipinta per la cattedrale di Narbonne in Francia ed è considerata uno dei capolavori assoluti della National Gallery Collection. In mostra inoltre il Cristo Risorto di Michelangelo del 1514-1515, proveniente dalla Chiesa di S. Vincenzo Martire a Bassano Romano, anch’esso eccezionalmente concesso per l’occasione.
Aperta fino al 25 giugno 2017, la mostra londinese affianca all’esposizione di opere tanto prestigiose un allestimento in parte immersivo. Infatti, per evocare l’esperienza di visione di questi lavori in situ, verrà impiegata una tecnologia innovativa in grado di ricreare, in tridimensionale, le architetture della Cappella Borgherini in San Pietro in Montorio, a Roma. Tra le altre opere, al suo interno Sebastiano del Piombo realizzò il dipinto a olio su muro raffigurante la Flagellazione, proprio su disegno di Michelangelo.
[Immagine in apertura: Sebastiano del Piombo, The Virgin and Child with Saint Joseph, Saint John the Baptist and a Donor, 1517 © The National Gallery, London (NG1450)]