Artista poliedrico e dalla lunga carriera creativa, Armleder è ora in scena nella Capitale, con una mostra che accende i riflettori sulle tante sfumature della sua produzione.
Si intitola Stockage la rassegna che, fino al primo luglio, anima gli ambienti dell’Istituto Svizzero di Roma, al piano nobile di Villa Maraini. Il protagonista è John M. Armleder, artista elvetico fra gli autori più influenti della sua generazione.
Pittore, scultore e curatore, Armleder non crede nelle univoche distinzioni di ruoli applicati al mondo dell’arte, promuovendo piuttosto un approccio basato sulla collaborazione, sul dialogo e sullo scambio. Classe 1948, l’artista ginevrino fondò nel 1969, nella sua città natale, lo storico Groupe Ecart, insieme a Patrick Lucchini e Claude Rychner.
Negli anni successivi si avvicinò al movimento Fluxus, anche grazie all’influenza del compositore John Cage. Dalla Tate Liverpool al Kunstverein di Hannover fino alla Kunsthalle di Zurigo, sono molteplici le istituzioni culturali che hanno ospitato gli interventi di Armleder.
Proprio le opere chiave della carriera dell’artista sono al centro della mostra capitolina, insieme a una serie di creazioni site-specific. Vicino a numerosi correnti e influssi creativi, Armleder non ha mai rinunciato alla propria autonomia e, ancora una volta, come ha sottolineato il curatore Samuel Gross, conduce il pubblico attraverso un “allegro rimescolamento di generi, con delicatezza e humour”.