Desideroso di trasferire sulla tela la bellezza selvaggia della Norvegia, Balke ha concepito opere uniche, distanti dalle convenzionali tecniche della sua epoca. A lungo dimenticato dalle "cronache artistiche", è al centro di un'importante mostra al Metropolitan.
Fino al 9 luglio prossimo, il Metropolitan Museum of Art di New York ospita Peder Balke: Painter of Northern Light, prima esposizione statunitense interamente dedicata a una figura singolare e affascinante dell’arte europea dell’Ottocento.
Nato in una zona della Norvegia settentrionale, nel 1804, Balke apparteneva a una famiglia di umili origini. Le sue notevoli abilità artistiche lo spinsero a intraprendere la carriera di pittore e nel giro di alcuni anni divenne una delle voci più originali della scena pittorica del Nord Europa.
La mostra del Met fa luce sul suo stile visionario, che gli permise di delineare un percorso autonomo, legandosi al naturalismo spirituale di Caspar David Friedrich e anticipando la parabola di Edvard Munch.
Attraverso 17 sublimi dipinti di paesaggio, in larga parte provenienti da collezioni private, Peder Balke: Painter of Northern Light restituisce il distintivo approccio dell’artista, affiancando il suo lavoro a quello di alcuni compatrioti presenti nella collezione permanente del museo newyorchese.
In particolare, la mostra permetterà di cogliere la centralità che le esperienze di viaggio hanno rivestito nella vita e nella definizione dello stile di Balk. Fondamentali per la sua pittura si rivelarono infatti le spedizioni che gli permisero di conoscere, in prima persona, la bellezza selvaggia di varie aree della Norvegia. Dimenticato per lungo tempo, l’artista è stata riscoperto negli ultimi anni: questa importante rassegna potrà contribuire a rafforzare tale percorso.