Appena inaugurata al Centro Saint-Bénin, la mostra 'Edward Burtynsky. L’uomo e la terra' conduce i visitatori tra scenari inusuali: invece di paesaggi naturalistici, ci sono ambienti profondamente modificati dall'intervento dell'uomo. A immortalarli, in giro per il mondo, il celebre fotografo canadese, con una tecnica che dona ai suoi scatti una notevole forza pittorica.
Insignito nel 2006 del titolo di Ufficiale dell’Ordine del Canada e riconosciuto meritevole di ben sei dottorati honoris causa, il pluripremiato fotografo canadese di fama internazionale Edward Burtynsky è in mostra ad Aosta, fino al 1 ottobre 2017.
Il progetto espositivo curato da Enrica Viganò e Daria Jorioz, allestito negli spazi del Centro Saint-Bénin, accompagna il visitatore in un itinerario in giro per il mondo, con tappe negli Stati Uniti, in Bangadesh, Italia, Cina, Australia e Portogallo. Nel percorso vengono presentate 30 fotografie a colori, di grande formato, che riproducono immensi scenari paesaggistici di questi Paesi. A unificarli il comune ricorso a una tecnica raffinata, in grado di donare alle immagini “un’eccezionale forza pittorica“.
Originario di St. Catharines, Ontario, dove è nato nel 1955, Burtynsky si è formato in arti grafiche al Ryerson Polytechnic University e al Niagara College, dove ha conseguito la laurea. Oltre all’attività di fotografo, che gli ha permesso di pubblicare i suoi lavori su importanti testate internazionali, tra cui il National Geographic e il New York Times, ha tenuto lezioni e conferenze presso la National Gallery of Canada, la Library of Congress di Washington DC, l’Art Gallery of Ontario, le TED Talks e la Ryerson University.