Fino al 15 settembre, Palazzo Baldeschi al Corso fa da cornice a una grande rassegna che punta i riflettori sul patrimonio artistico custodito dalle Fondazioni di origine bancaria e delle stesse banche italiane.
Si intitola emblematicamente Da Giotto a Morandi. Tesori d’arte di Fondazioni e Banche italiane, la mostra curata da Vittorio Sgarbi a Perugia e paragonabile, come sottolineato dallo stesso curatore, alle collezioni dei più prestigiosi musei italiani.
Ponendo lo sguardo sulle raccolte delle Fondazioni di origine bancaria, a 25 anni dalla loro nascita, la rassegna sottolinea l’importanza di questa particolare attività collezionistica che, per vastità e stratificazione temporale, restituisce le peculiarità storiche e culturali di diverse aree del Belpaese.
La mostra perugina offre un suggestivo percorso attraverso sette secoli di storia dell’arte racchiusi in una preziosa raccolta diffusa e parzialmente sconosciuta al grande pubblico. Novanta opere raccontano l’evoluzione secolare della creatività, partendo da una maestro rivoluzionario come Giotto e arrivando a Giorgio Morandi capace di infondere un’austera solennità a semplici oggetti quotidiani.
Tra questi due poli trovano spazio le opere di artisti del calibro di Beato Angelico, Pinturicchio, Guercino, Giuseppe Pelizza da Volpedo, Medardo Rosso, Carlo Carrà e Filippo de Pisis.
[Immagine in apertura: Giorgio Morandi, Natura morta, olio su tela, cm 44,50 x 46,50, 1941. Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona]