Una grande retrospettiva partenopea celebra l’artista parigina scomparsa nel 2010, riunendo una serie di opere scultoree e un ricco corpus di disegni, per lo più inediti.
È una delle artiste chiave dell’epoca contemporanea, capace di indagare con un piglio delicato e, al tempo stesso rigoroso, alcuni temi universali come l’infanzia, il corpo femminile, la dimensione familiare. Proprio questi sono gli ambiti su cui si focalizza Louise Bourgeois – Voyages Without a Destination, la monografica allestita presso lo Studio Trisorio di Napoli fino al 17 giugno.
In mostra 4 sculture in bronzo e 34 disegni – metà dei quali inediti – realizzati dalla Bourgeois fra il 1940 e il 2009; pietre miliari lungo il denso percorso creativo compiuto dall’artista nell’arco della sua esistenza, vissuta soprattutto a New York, ma inscindibilmente legata all’infanzia francese.
In collaborazione con la galleria, il Museo di Capodimonte ospita, per la prima volta in Italia, l’opera Femme couteau, del 2002, innescando un dialogo con il Martirio di Sant’Agata, dipinto seicentesco di Francesco Guarino.
[Immagine in apertura: Louise Bourgeois – Voyages Without a Destination, exhibition view, photo by Francesco Squeglia]