Una settimana di eventi e oltre 50 ospiti al MANN di Napoli

16 Aprile 2017

Museo Archeologico Nazionale, Napoli

L’arte, in tutte le sue declinazioni, sta per conquistare gli staordinari spazi del MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, pronto a ospitare la prima edizione di una kermesse d’eccezione.
Dal 19 al 25 aprile, infatti, il Festival Mann/Muse al Museo condurrà, direttamente nelle sale museali, oltre 50 voci di punta della musica, della letteratura, del teatro, della danza, della scienza, dell’arte, del cinema e del fumetto, attivando un contatto diretto con la mirabile collezione.

Tra produzioni originali site-specific, grandi incontri, esibizioni dal vivo e iniziative speciali concepite per i piccoli visitatori, il Festival Mann/Muse al Museo estenderà il proprio sguardo anche verso le nuove tecnologie.
Nel corso della manifestazione, infatti, è prevista la presentazione dell’atteso videogioco Father and Son – The Game. Prodotto dal MANN e disponibile in inglese e italiano – sarà rilasciato gratuitamente e senza contenuti pubblicitari su Apple Store e Google Play propone un’accattivante modalità di avvicinamento e conoscenza delle bellezze artistiche e architettoniche partenopee, fissando nel Museo Archeologico il fulcro della narrazione del gioco.

Sette densissime giornate di eventi, dunque, messe a punto come ulteriore segnale di rilancio dell’istituzione. “Mentre continuano le attività scientifiche del Museo, – ha illustrato il direttore Giulierini, – si potenzia la ricerca tramite alleanze con le eccellenze universitarie, si riaprono intere sezioni (la prossima, il 30 maggio, quella Epigrafica), si consolidano rapporti internazionali con l’Ermitage e il Louvre, stiamo procedendo spediti allargando i servizi esterni (di prossima apertura anche la caffetteria) ed interni (il 12 maggio una nuova ala dedicata ai laboratori di restauro) ma, soprattutto, il Mann non perde di vista i cittadini. Per questo abbiamo pensato ad un Festival per grandi e piccoli a prezzi assolutamente popolari, che coniughi la magia del mondo classico dell’Archeologico al moderno concetto di cultura”.