Dopo il successo della mostra dedicata a Magnum e l’Italia, prosegue a Torino il nuovo corso di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, sotto la direzione di Walter Guadagnini. Al via un'ampia retrospettiva su Erik Kessels, Maestro della cosiddetta "fotografia ritrovata".
Resterà aperta fino al 30 luglio prossimo The Many Lives of Erik Kessels, la grande mostra che per la prima volta accende i riflettori sul lavoro fotografico dell’artista, art director ed editore olandese, a Torino, negli spazi di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia.
Co-prodotta con NRW-Forum di Düsseldorf e curata da Francesco Zanot, la retrospettiva fa luce su 20 anni di carriera dell’autore considerato un punto di riferimento imprescindibile nell’ambito della “fotografia trovata”.
Kessels, infatti, può essere considerato un fotografo sui generis: opera senza macchina né obiettivo, poiché il suo linguaggio si concentra sul reimpiego di fotografie pre-esistenti. Prelevate e quindi ricontestualizzate come “tasselli all’interno di un proprio mosaico“, rendono la sua fotografia un’operazione dalla quale nascono ready-made.
Il percorso espositivo torinese mette in evidenza questo distintivo approccio, attraverso centinaia di immagini relative a 27 serie; presenti lavori monumentali come opere più intime e private, autentiche icone dell’universo della ‘fotografica trovata’; produzioni recenti e alcuni inediti. In mostra anche numerosi libri e riviste pubblicati dalla sua casa editrice – KesselsKramer Publishing – e da altri editori.
Questo corpus ampio e variegato di opere viene presentato con modalità allestitive eterogenee: immagini incorniciate e scorniciate, alcune appese a parete e altre sdraiate a terra, light-box, cubi, wallpaper, porta-ritratti e proiezioni, delineando una sorta di de-costruzione del concetto stesso di mostra fotografica.
Come ha voluto precisare Emanuele Chieli, Presidente dell’istituzione torinese: “Con questa straordinaria mostra di Kessels CAMERA conferma la sua attenzione nei confronti della ricerca più contemporanea, dei linguaggi più diversi attraverso i quali si esprime la ricerca fotografica”.
[Immagine in apertura: Erik Kessels, dalla serie 24hrs of photos]