Villa Brandolini a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, ospita 11 artisti internazionali, accomunati nella loro pratica dall’utilizzo del suono, che riflettono sul proprio rapporto con la Natura.
È in corso fino al 2 luglio a Pieve di Soligo Silenzi d’alberi, un’esposizione che nasce da una riflessione su una delle espressioni più interessanti dell’arte contemporanea: la sound art. Il titolo della mostra è un verso tratto dalla poesia Serica dell’illustre poeta Andrea Zanzotto, nato proprio in questa cittadina in provincia di Treviso, in cui l’autore ricerca un rapporto col paesaggio, la cui essenza gli si rivela non soltanto negli elementi visivi ma anche in quelli sonori.
Villa Brandolini ospita, così, 11 artisti internazionali, accomunati nella loro pratica dall’utilizzo del suono, che riflettono sul proprio rapporto con la Natura, intesa sia come paesaggio che come singolo elemento naturale. Il percorso si snoda secondo un criterio di presentazione non solo tipologico ma anche generazionale. Dai veterani fino ai più giovani sperimentatori, gli autori presentano opere (di cui alcune site-specific) che nell’insieme restituiscono una panoramica sulle diverse tipologie di utilizzo del suono nella pratica artistica: field recording, data sonification, sound visualization, sculture cinetiche, induzione elettromagnetica, sculture interattive, trasduzione elettrica, forza cinetica delle onde sonore, suono randomizzato.