In concomitanza con la 57esima Biennale d’Arte di Venezia, la città lagunare ospita un’affascinante mostra sulla più misteriosa delle arti marziali. Interpretata attraverso due differenti linguaggi visivi.
Si intitola Kokodé Kamigami, letteralmente “Qui si incarnano gli dei”, la rassegna allestita fino al 16 luglio a Venezia, negli ambienti di Palazzo Morosini. Attraverso la fotografia e la pittura, la mostra racconta un’arte marziale caratterizzata da una forte spiritualità: il Sumo.
Con un totale di 33 opere, l’incisore giapponese di ukiyo-e Daimon Kinoshita e il fotografo francese Philippe Marinig illustrano, in un vero e proprio dialogo fra due pratiche creative diverse, il senso di forza, intelligenza e accettazione di sé che contraddistingue i lottatori di sumo.
Entrambi interessati al medesimo tema, i due artisti raccontano le origini di questa antica lotta – sport nazionale del Giappone – ritraendo i suoi protagonisti durante la quotidianità dell’allenamento e mettendo in luce la componente spirituale che la accompagna.