La città francese torna a ospitare una delle rassegne fotografiche più celebri in Francia. Puntando ancora una volta gli obiettivi sul genere del ritratto.
Edizione numero cinque per il Portrait(s) Festival, la kermesse che – fino al 10 settembre – animerà scorci urbani e sedi espositive di Vichy, nella Francia centrale. Anche quest’anno la fotografia sarà il cuore pulsante della rassegna, costituendo il fil rouge delle mostre allestite in varie zone della città.
L’esplanade Lac d’Allier fa da cornice alla prima retrospettiva en plein air dell’artista cinese Liu Bolin, autore di istantanee (come quella in apertura dell’articolo) in cui il suo corpo diventa parte integrante dell’ambiente, sfruttando un mimetismo di grande impatto visivo. Il reportage di Stephen Shames sul Black Panther Party, il movimento per l’emancipazione del popolo afro-americano durante gli anni Settanta, è invece visibile al Centre Culturel Valery-Larbaud, così come gli scatti di Christer Strömholm, Catherine Balet, Pierre Gonnord, Claudia Imbert e quelli realizzati da una quindicina di fotografi dell’agenzia Modds.
In Place Saint-Blaise trovano spazio le immagini realizzate dalla giovane fotografa portoghese Sandra Rocha, durante la sua residenza. Una serie di ritratti bucolici, con protagoniste le giovani generazioni di Vichy immortalate sullo sfondo di atmosfere quasi oniriche.