È uno dei gioielli dell’archeologia industriale romana, l’ex Pelanda del Macro Testaccio, a fare da cornice alla tredicesima edizione della kermesse. Dal 6 giugno al 15 luglio si susseguiranno mostre, workshop, premi, presentazioni editoriali e altre iniziative, seguendo il fil rouge "Storie".
Mostre, letture portfolio, presentazioni editoriali, workshop e premi sono in arrivo nella Capitale grazie alla nuova edizione di FotoLeggendo, kermesse organizzata, ideata e prodotta da Officine Fotografiche Roma, sotto la direzione artistica di Emilio D’Itri. L’appuntamento quest’anno si rinnova trovando nello Spazio Factory al Museo Macro – Ex Pelanda il proprio centro nevralgico; oltre a questa sede, nel circuito sono compresi anche un network di gallerie, il Museo di Roma in Trastevere, il foyer del Goethe Institut e la stessa sede di Officine Fotografiche Roma.
Il programma di FotoLeggendo 2017 si snoda secondo il tema Storie, per delineare un’edizione, come ha precisato il direttore artistico, “in cui ho voluto portare in mostra diverse storie di vita e poliedrici metodi di narrazione, che spaziano dalle Polaroid alle foto scattate col cellulare, dai progetti multimediali al classico negativo.”
Tra le mostre in partenza, anche l’esposizione dedicata a “uno dei mostri sacri della fotografia contemporanea, Larry Fink, che in un lavoro a cura di Laura Serani attraverso la sua inconfondibile visione ci offre uno spaccato degli USA degli ultimi cinque anni.” Al via il 16 giugno alla Ex Pelanda, la The Polarities mostra [da cui è tratta l’immagine in apertura) si snoda in quattro sezioni: In Politics, Countryside stories, In town, At home.
Altro atteso appuntamento è la monografica di Michael Ackerman, “un’altra icona della fotografia contemporanea“, presente a Roma tra l’altro con la serie di immagini, intime e audaci, dedicate al rapporto tra sua moglie e la figlia.
Tra i protagonisti della sezione espositiva di FotoLeggendo 2017 si segnalano anche Laia Abril, Esa Ylijaasko, Lorenzo Castore, Emiliano Mancuso e Federico Romano, Fabio Itri, Karim El Maktafi e l’australiana Tamara Dean, per la prima volta in Italia.
Anche quest’anno sono tre i riconoscimenti legati alla manifestazione: il Premio Tabò, riservato al miglior portfolio per i fotografi che non anno superato i 44 anni d’età e in memoria di Giovanni Tabò, tra gli organizzatori dell’appuntamento; il Premio Boutographies, compreso nello scambio con il Festival Les Boutographies di Montpellier, al quale l’evento capitolino è gemellato; il Premio FotoLeggendo destinato al migliore portfolio.