Le 5 migliori scoperte archeologiche dell’anno, candidate al Premio Khaled al-Asaad

4 Giugno 2017


L’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” – giunto alla sua terza edizione e intitolato all’archeologo di Palmira che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale – è l’unico riconoscimento a livello mondiale dedicato al mondo dell’archeologia e, in particolare, ai suoi protagonisti, gli archeologi, che con sacrificio, dedizione, competenza e ricerca scientifica affrontano quotidianamente il loro compito, nella doppia veste di studiosi del passato e di professionisti a servizio del territorio.

Nella prima edizione (2015) il Premio – promosso dalla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico e dalla rivista Archeo – è stato assegnato a Katerina Peristeri, responsabile degli scavi della Tomba di Amphipolis (Grecia); l’anno scorso il Premio è andato invece all’INRAP Institut National de Recherches Archéologiques Préventives (Francia), nella persona del Presidente Dominique Garcia, per la scoperta della Tomba celtica di Lavau; la consegna del riconoscimento è avvenuta non a caso alla presenza di Fayrouz Asaad, archeologa e figlia di Khaled al-Asaad, e Mohamad Saleh, ultimo Direttore per il Turismo di Palmira.

L’assegnazione di questo premio annuale andrà alla prima classificata tra le cinque scoperte archeologiche avvenute nell’anno precedente, che nel 2016 hanno interessato l’edificio della barca di Sesostri III e i graffiti di 120 navi ad Abido (Egitto); la prima opera architettonica dei Neanderthal in una caverna di Bruniquel (Francia); la grande città dell’Età del Bronzo presso il piccolo villaggio curdo di Bassetki (Iraq); la città indo-greca di Bazira (Pakistan); le 400 tavolette di epoca romana ritrovate nella City di Londra (Regno Unito).
Il Premio dell’edizione 2017 sarà assegnato alla scoperta archeologica vincitrice a Paestum, il 27 ottobre in occasione della XX BMTA.