La celeberrima bambinaia-fotografa è protagonista dell’originale rassegna inaugurata in terra veneta. Una panoramica su una serie di scatti poco conosciuti, realizzati durante i suoi soggiorni in Francia.
Non smette di stupire Vivian Maier, l’ormai celeberrima street photographer conosciuta in tutto il mondo grazie a un inestimabile ritrovamento postumo delle sue opere. Stavolta i riflettori si accendono su un corpus di immagini firmate dall’artista nella terra natale della madre ed esposte, fino al 25 giugno, nel Museo Nazionale Atestino di Este, all’interno della mostra Vivian Maier. Dagli Stati Uniti allo Champsaur.
I tanti appassionati della fotografa possono così entrare in contatto con un capitolo meno famoso della vita e della produzione della Maier, nata nel 1926 a New York da padre americano e madre francese. Dopo un primo soggiorno a Champsaur, in Francia, negli anni Trenta, la Maier vi fece ritorno tra il 1950 e il 1951 per mettere all’asta una proprietà ereditata dalla famiglia.
Fu allora che la Maier scattò le fotografie oggi in mostra a Este, immortalando i volti delle persone incontrate durante i suoi spostamenti in bicicletta attraverso la Francia. Tornata a New York, con il ricavato dalla vendita della casa in Francia, Maier acquistò una Rolleifleix 6×6, preziosa alleata nell’attività di documentazione fotografica condotta negli anni a venire; di cui le 48 opere appartenenti al Fondo francese Vivian Maier e i 15 vintage americani in mostra costituiscono un’importante testimonianza.
[Immagine in apertura: © Vivian Maier – Collezione Association Vivian Maier et le Champsaur, Fondo John Maloof]