In concomitanza con la quinquennale documenta di Kassel, una delle più famose rassegne al mondo dedicate all’arte scultorea ha aperto i battenti nella città tedesca. Dando vita a un appuntamento che si rinnova ogni dieci anni.
A lungo attesa e fra le mete predilette dal popolo dell’arte, Skulptur Projekte Münster, la kermesse dedicata alla scultura contemporanea, ha finalmente alzato il sipario sulla sua quinta edizione, a 40 anni di distanza dalla propria nascita, nel 1977.
Curata dal direttore artistico Kasper König insieme a Britta Peters e Marianne Wagner, la rassegna accoglierà il pubblico fino al primo ottobre, riunendo nella città tedesca ben 35 artisti internazionali.
Dando particolare risalto alla componente performativa, Skulptur Projekte Münster si sviluppa in varie sedi espositive, tra cui gli immancabili Teatro im Pumpenhaus e LWL – Museum für Kunst und Kultur. Il teatro fa da cornice alle azioni del Gintersdorfer/Klaßen group, mentre il museo ospita, fra gli altri, gli interventi di Gregor Schneider – che ha trasformato gli ambienti in un appartamento privato raggiungibile solo attraverso le uscite di emergenza – e Nora Schultz, autrice di un progetto che modifica la percezione dello spazio. Alle consuete location quest’anno se ne sono unite altre, grazie all’inedita inclusione della vicina città di Marl, con il suo Skulpturenmuseum Glaskasten.
Richiama l’interesse dei visitatori anche l’opera site-specific messa a punto da Ayse Erkmen (nell’immagine in apertura, fonte Artribune): una passerella che unisce le due sponde di un canale di Münster, creando un contatto fra due aree molto diverse e invitando il pubblico a percorrere il camminamento con i piedi nell’acqua. Pierre Huyghe ha invece tramutato una ex pista di ghiaccio in uno sfondo per una straniante scenario post-glaciazione, mentre Lara Favaretto ha creato uno dei suoi Momentary Monument, un gigantesco salvadanaio il cui contenuto, al termine della rassegna, sarà destinato a un’associazione a sostegno dei migranti che non ottengono asilo.
L’idea di scultura assume sfumature al confine con la robotica e le nuove tecnologie nell’installazione di Hyto Steyerl, allestita nella sede bancaria LBS. Sposta invece lo sguardo sul mondo naturale la poderosa opera di Jeremy Deller, 33 volumi che riuniscono le testimonianze e le note climatiche di una cinquantina di club di giardinieri di Münster, raccolte dall’artista a partire dal 2007.