Acqueforti, litografie e serigrafie, schizzi, disegni e 180 libri d’artista ricostruiscono, alla Spazio Officina di Chiasso, il contributo nel settore della grafica di uno dei protagonisti della Transavanguardia.
Resterà aperta fino al 23 luglio 2017 Enzo Cucchi. Cinquant’anni di grafica d’artista, la mostra con cui lo Spazio Officina di Chiasso, in Svizzera, fa luce sull’articolata attività nel settore della grafica di uno dei protagonisti dell’arte italiana, considerato tra le figure più rilevanti del movimento della Transavanguardia.
L’arco temporale preso in esame si estende per un intero cinquantennio, riunendo insieme un vasto corpus di opere – acqueforti, litografie e serigrafie, schizzi, disegni e 180 libri d’artista – cui si sommano anche nuovi lavori realizzati da Cucchi per l’occasione. È il caso del ciclo composto da 21 incisioni inedite di piccolo formato, messe a punto per l’esposizione svizzera e frutto della collaborazione con edizioni Lithos di Como. In mostra, inoltre, confluiscono anche 6 nuove sculture.
Curata da Alessandro Cucchi – figlio dell’artista – e da Nicoletta Ossanna Cavadini – direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina di Chiasso – Enzo Cucchi. Cinquant’anni di grafica d’artista consente di cogliere il profondo interesse dell’artista per la grafica, insieme al carattere innovativo e originale del suo contributo.
Questa specifica gamma di lavori, infatti, risulta contraddistinta da formati che seguono “regole imperscrutabili”, dalla compresenza di diversi metodi di stampa, dalla combinazione tra caratteri e scritte a mano, dall’evocazione di immagini di eroi delle campagne marchigiane, con animali, colline, case e altre suggestioni desunte dalla cultura popolare della sua terra d’origine.
[Immagine in apertura: Enzo Cucchi, Mosaici, 1991, Cleto Polcina Edizioni, Roma – Philippe Daverio, Milano – Bernd Kluser, München, 21 x 49 cm Collezione Arnaldo Sanna, Lentate sul Seveso. Immagine nell’articolo: Enzo Cucchi, La Dono, 1992, incisione calcografica, acquatinta, puntasecca su rame, 249 x 137 cm, foto di Moira Ricci Galleria Gioacchini, Ancona]