Fino al 24 settembre prossima, l'artista nato negli Stati Uniti è protagonista di una mostra in Finlandia. Nelle sale del Turku City Art Museum sono letteralmente "animate" dalle suggestive cascate dei suoi delicati aquiloni in carta di riso e bambù.
Con la mostra Jacob Hashimoto – Giants and Uncertain Atmospheres anche il pubblico della Finlandia può finalmente immergersi nei suggestivi e fluttuali “paesaggi temporanei” concepiti dall’artista statunitense. Nato nel 1973 a Greeley e di base a New York e Verona, Hashimoto si è fatto conoscere per le sue intense installazioni ambientali, nelle quali l’archetipo dell’aquilone viene rimodulato e variato, dando vita a “entità ritmiche” in sospensione.
Sempre profondamente calati nella dimensione dei luoghi di inserimento, gli interventi dell’artista offrono una testimonianza tangibile del suo interesse per il “territorio di confine” tra dipinto e scultura, tra elementi costruiti e naturali, tra astrazione e concretezza.
Aperta fino al 24 settembre, la mostra ospitata nella città di Turku si snoda tra più sale; nella più grande, con un’altezza superiore a 8 metri, è stato allestito il colossale Gas Giant (nell’immagine in apertura), contraddistinto da elementi in carta di riso e bambù, di colore brillante, che vengono sospinte dalle corrente d’aria interne. Una sorta di “dipinto al cui interno si può passare“.
Oltre alle installazioni, nel percorso espositivo di Jacob Hashimoto – Giants and Uncertain Atmospheres sono comprese anche alcune opere murali di Hashimoto, lavori grafici e disegni, alcuni dei quali esposti per la prima volta.