Scritta da uno storico dell'arte, la nuova biografia del pittore olandese ne ricostruisce il percorso umano, riunendo insieme aneddoti ed episodi meno noti. Il risultato è un ritratto a tutto tondo, tra passioni e debolezze.
Pubblicata di recente, la biografia Piet Mondraan. En nieuwe kunst voor een ongekend leven, opera dello storico dell’arte Hans Jenssen, delinea un ritratto fin qui inedito dell’artista olandese. Stando a questa ricostruzione, il fondatore – con Theo van Doesburg – della corrente neoplasticista avrebbe in realtà vissuto un’esistenza meno ascetica di quanto fin qui ritenuto. Il libro, infatti, getta una nuova luce sul suo profilo umano, riunendo aneddoti ed episodi che svelano passioni e vizi più mondani e gaudenti.
All’immagine di un pittore dall’animo sobrio e rigoroso, così come imponevano le dottrine filosofiche che praticava, si affianca dunque il ritratto di un uomo interessato alla danza e al fascino dello spettacolo, nonché di un ottimo ballerino. Come afferma l’autore del volume, nel 1925 Mondrian fu probabilmente tra gli spettatori del primo show che la ballerina Joséphine Baker fece a Parigi. Un’occasione che alimentò le sue passioni per il Charleston – a quanto pare nel 1926 avrebbe rilasciato un’intervista alla stampa olandese per dichiarare che, se nei Paesi Bassi fosse stato vietato questo ballo, egli non sarebbe mai più tornato nel suo Paese d’origine – e per la musica jazz e sperimentale. A testimoniare quest’ultimo interesse, anche l’articolo da lui scritto sulla rivista De Stijl interamente focalizzato sugli Intonarumori di Luigi Russolo. In una fase di difficoltà economica, in seguito alla Prima Guerra Mondiale, avrebbe inoltre lavorato come cameriere e bracciante agricolo.
E, non da ultimo, il libro attesta il suo costante amore per le donne, mettendo in evidenza anche una relazione intrattenuta con Lily Bles, la figlia del poeta olandese Dop Bles, più giovane di lui di diversi anni.
[Immagine in apertura: Piet Mondrian, Simon Maris, Frits Bodenheim nel 1903. Fonte: ARC/Archive Maris, Simon, and Family – op inv.nr. 93]