Autore di interventi suggestivi in patria, l'architetto giapponese ha concepito per la città di Sapporo, nel nord del Paese, un affascinante tempio che ingloba una colossale statua in pietra di Buddha, realizzata circa 15 anni fa.
Noto per il lessico architettonico permeato dalla presenza di elementi naturali, come la luce e l’acqua, e per la definizione di geometrie misurate ed equilibrate, l’architetto Tadao Ando lega il proprio nome a numerosi progetti realizzati in patria. Proprio in Giappone, nella città di Sapporo, si è di recente misurato con un intervento a ridosso del cimitero Makomanai Takino.
Grazie a opere come la Chiesa della Luce a Ibaraki (Osaka), la Cappella sull’Acqua a Tomamu o la Cappella sul Monte di Rokko, risalenti agli anni Ottanta, Ando ha maturato una significativa esperienza nel tema della progettazione degli spazi sacri. Inaugurata nel dicembre 2015, la nuova sala di preghiera è associata al progetto di valorizzazione di una scultura in pietra raffigurante Buddha ultimata circa 15 anni fa: la monumentale opera presenta un’altezza di oltre 13 metri e un peso pari a 1500 tonnellate.
L’intervento insiste su circa 180 ettari di terreno, appartenente al cimitero Makomanai Takino e ha previsto la ridefinizione del rapporto tra la statua e il contesto. Rimasta a lungo una presenza isolata all’interno dell’area disponibile, capace di suscitare sensazioni inclini al timore nei fedeli in visita, la statua di Buddha è ora divenuta il perno di una dolce collina, interamente ricoperta con piante di lavanda. Percepibile a distanza, avvolta tra le presenze arboree, può essere raggiunta percorrendo un tunnel sotterraneo di 40 metri, da intendersi come un percorso fisico e simbolico, di avvicinamento e di preparazione al contatto con la divinità.
“Quando viene raggiunta la sala, i visitatori alzano lo sguardo al Buddha, la cui testa è circondata dal cielo alla fine del tunnel. Sulla collina del Buddha sono stati piantati 150.000 esemplari di lavande che diventano verdi in primavera, viola pallido in estate e bianco setoso come neve in inverno”, ha precisato lo stesso Ando. L’architetto, inoltre, ha sottolineato come nella composizione di questo progetto l’approccio paesaggistico risulti prevalente sulla scala architettonica. L’obiettivo è stato dare vita a un’atmosfera in grado di favorire la meditazione, il raccoglimento e la preghiera.
[Immagini: All copyrights: Tadao Ando Architect & Associates]