Fino al 9 novembre, il celebre Guggenheim di Bilbao punta i riflettori su Bill Viola. Sulla produzione di uno dei capisaldi della video arte è infatti incentrata la grande retrospettiva in corso, curata da Lucía Agirre, che fa luce sulla lunga carriera di Viola, risalendo fino alle sue radici poetiche negli anni Settanta e all’approccio sperimentale nei confronti del linguaggio video, adottato dall’artista americano fin dagli esordi. Fil rouge della poetica di Viola - e quindi della rassegna - è la nozione di tempo, una profonda indagine sull’esistenza e sui concetti di cambiamento, rinascita e trasformazione.
The Veiling, 1995, interpreti: Gary Murphy, Lora Stone, Courtesy of Bill Viola Studio © Bill Viola. Photo: Roman Mensing
Man Searching for Immortality/Woman Searching for Eternity, 2013, interpreti: Luis Accinelli, Penelope Safranek, Courtesy of Bill Viola Studio © Bill Viola. Photo: Kira Perov
First Light, parte di Going Forth By Day, 2002, interpreti: Melina Bielefelt, Hector Contreras, Weba Garretson, Dan Gerrity, John Hay, Michael Eric Strickland, Courtesy of Bill Viola Studio © Bill Viola
The Reflecting Pool, 1977–79, interpreti: Bill Viola, Courtesy of Bill Viola Studio © Bill Viola. Photo: Kira Perov
Tristan’s Ascension (The Sound of a Mountain Under a Waterfall), 2005, interpreti: John Hay, Courtesy of Bill Viola Studio © Bill Viola. Photo: Kira Perov
Inverted Birth, 2014, interpreti: Norman Scott, Courtesy of Bill Viola Studio © Bill Viola. Photo: Kira Perov
The Dreamers, 2013, interpreti: Madison Corn, Courtesy of Bill Viola Studio © Bill Viola. Photo: Kira Perov
The Greeting, 1995, interpreti: Angela Black, Suzanne Peters, Bonnie Snyder, Courtesy of Bill Viola Studio © Bill Viola. Photo: Kira Perov
Catherine’s Room, 2001, interpreti: Weba Garretson, Courtesy of Bill Viola Studio © Bill Viola. Photo: Kira Perov